Il ruolo di QA Tester in sintesi
Il cosiddetto “tester” è una risorsa importante nei team, che non si occupa
solamente della verifica dei criteri di accettazione di una user story o
dei test esplorativi, ma sempre più coadiuva il resto del team in attività di
analisi funzionale e a volte matura quelle competenze necessarie per affiancare
lo UX Designer negli user test. Nell’ambito dell’automazione dei test, è colui
che aiuta a determinare quali scenari è più importante vengano considerati e
sollecitati da test automatici e quali è più sostenibile lasciare ad un test
manuale.
Per noi rappresenta un ruolo in evoluzione, sempre più orientato ad un approccio
ingegneristico del test.
Qual è il tuo ruolo?
Jessica B.
Ricopro il ruolo di QA software tester all’interno del team che si occupa principalmente di Fatturazione elettronica.
Quali sono le attività che svolgi tipicamente durante un progetto software?
Jessica B.
Come tester partecipo attivamente alle sessioni di emersione della conoscenza e a quelle di analisi funzionale di tutti i progetti che trattiamo nel team. Una volta raccolte le necessità degli stakeholders, insieme al team, formulo gli scenari in linguaggio Gherkin, che saranno poi indispensabili a chi dovrà sviluppare il software per comprendere cosa implementare, alla documentazione del progetto sviluppato e alla generazione dei casi di test di cui mi occupo personalmente, ossia la fase di progettazione dei test che andranno a validare le funzionalità sviluppate.
Qual è l’ultima cosa che hai imparato che ti ha aiutato nell’esprimerti meglio nel tuo ruolo?
Jessica B.
Ultimamente sto affinando il metodo di formulazione degli scenari con il doppio obiettivo di mantenere una documentazione viva e leggibile da tutti e di automatizzare i test. Questa nuova sfida mi sta aiutando a focalizzarmi sui singoli aspetti dei vari scenari, migliorando la comprensione delle funzionalità rispetto a prima, quando un singolo scenario poteva comprendere più funzionalità ed era quindi più complesso da interpretare.
L’automazione più spinta mi permetterà di focalizzarmi maggiormente sulla fase di progettazione dei test, rispetto a quella di esecuzione manuale.
Inoltre, grazie all’automazione, ci assicureremo una copertura maggiore per lo sviluppo di nuove funzionalità e una più semplice gestione dei test di regressione.
Com’è lavorare nella software factory CGN?
Jessica B.
Mi entusiasma appartenere alla
parte dell’azienda in cui si produce software, avere la possibilità di
analizzare a fondo le nuove funzionalità da sviluppare e poi vederle
realizzate e soprattutto funzionanti, dando la possibilità agli utenti
finali di lavorare sempre meglio grazie ai nostri software. Nel team
fortunatamente non mancano momenti di confronto e discussione, che rendono
stimolanti i vari progetti.
Infine, non nascondo che provo sempre una piacevole sensazione quando riesco
a trovare un bug, ma penso che solo chi ricopre il mio stesso ruolo
possa capirmi.
Ti piacerebbe ricoprire il ruolo di QA Tester?
È richiesta innanzitutto la disponibilità a partecipare, con tutto il team, alla realizzazione del prodotto fin dalle fasi iniziali, con l’obiettivo di prestare massima attenzione alla qualità del prodotto percepita dagli utenti.
Il testing manuale ed esplorativo è una delle attività con cui contribuisci a “sviluppare” il prodotto, ma, come gli altri membri del team, desideriamo che tu sia parte attiva nella progettazione dei test, che parte dall’analisi funzionale e dall’individuazione degli scenari per proseguire fino alla definizione dei casi di test, che poi gli sviluppatori ti aiuteranno ad automatizzare.
Tutto il team è analista funzionale, ma certamente da te gli altri sviluppatori si attendono una conoscenza molto precisa del dominio, dello spazio del problema e dei casi d’uso del sistema realizzato.
Se hai competenza ed esperienza in ambito BDD allora sei la risorsa che cerchiamo!